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Comune di Aprilia - Cenni Storici

Aprilia è stata fondata il 25 aprile 1936 nell‟ex zona paludosa dell‟Agro Pontino. Il suo nome deriva, oltre che da quello del mese di aprile, da Venus Aprilia (Venere Feconda).
Nasce con tutte le caratteristiche del borgo rurale e la sua realizzazione rientra nel progetto della “bonifica integrale” delle paludi pontine il quale prevedeva, dopo il prosciugamento, il riassetto del territorio al fine di gestirne l‟utilizzazione agricola con mezzi moderni e la realizzazione delle così dette “città nuove” (Latina, Sabaudia, Pontina, Aprilia e Pomezia), che rappresentano uno degli esperimenti dell‟urbanistica moderna di maggior interesse. I lavori di bonifica e di infrastrutturazione (iniziati nel 1926) hanno prodotto più di 2.000 km di canali, 10.000 km di scoline, 900 km di strade, 4.000 case coloniche, 5 centri urbani maggiori e 17 borghi rurali.

Nella realizzazione di questa grande mole di lavoro costituita da costruzioni idrauliche, edilizie, stradali, taglio dei boschi, fabbricazione del carbone, lavori industriali, furono coinvolte decine di migliaia di operai provenienti da tutte le regioni d'Italia. Il nucleo urbano di Aprilia era organizzato secondo due assi di ortogonali convergenti in P.za Roma, polo urbano caratterizzato dalle emergenze della Torre civica e di quella Campanaria, intorno alla quale si attestavano gli edifici più importanti come la Casa Comunale, la Caserma dei RR.CC., la Casa del Fascio, la Chiesa, la trattoria con la locanda e il cinematografo. Aprilia venne coinvolta direttamente dagli eventi bellici della seconda guerra mondiale; venne bombardata e il centro urbano fu quasi completamente raso al suolo.
La città era denominata dagli alleati "The Factory" (la fabbrica) per il suo chiuso nucleo centrale edificato in mattoni rossi, che dall'alto dei ricognitori aerei doveva sembrare, appunto, una fabbrica. Terminata la guerra, cominciarono i lavori di ricostruzione della città che era ridotta ad un cumulo di macerie.

Oggi il centro urbano si presenta in modo notevolmente diverso rispetto a quella che fu la sua originaria configurazione: l‟attuale assetto è dovuto all‟abbattimento (anni „70) della Casa del Fascio, alla ricostruzione del Municipio, alle parziali modifiche di altri edifici, ristrutturati nel dopoguerra, ed alla recente ricostruzione del Campanile della Chiesa di San Michele Arcangelo.
L'economia tipicamente agricola è mutata nel corso degli anni. Aprilia, infatti, venne ricostruita mantenendo il carattere di Comune essenzialmente agricolo: all'inizio degli anni '50 era poco più che un villaggio situato in una zona, la pianura pontina, considerata tra le più depresse in tutta Italia e, proprio per tale motivo, venne inclusa, con la Provincia di Latina, nelle aree protette della Cassa per il Mezzogiorno.
Il contributo statale insieme ad una serie di fattori come la vocazione industriale del terreno o la vicinanza del mercato di Roma, diedero il via ad un processo di industrializzazione che è alla base del successivo vorticoso sviluppo della città. La prima fase di questo processo si è attuata negli anni '50: nel decennio 1951-1960 entrarono in funzione nel Comune di Aprilia 28 complessi industriali (di cui 10 di origine locale), tra cui la Simmenthal, l'Enotria, la Zenit (poi Sud Metal - Franke), il Caseificio Vallelata, la Fimap, la Scherer, i Laboratori Italo Americani (poi Wyeth), la Farmaceutici Gellini, la Somma. Il decennio 1961- 1970 è il periodo che registra il maggior incremento in termini di nuovi insediamenti industriali e di ampliamento delle aziende preesistenti. Entrarono in funzione, in questo periodo, 56 stabilimenti di rilevanza notevole dal punto di vista occupazionale: la Recordati, la Vianini, la Doro (poi Elah, General Food, Maggiora), la Buitoni, la Abbott, la Bordoni Miva (poi AVIR), la Yale, la Ingred, la Massei Ferguson, l'Angelini.
Negli anni '80, l'apertura di 38 nuovi stabilimenti, caratterizzati da piccola dimensione e produzione diretta al mercato interno, accrebbe il ruolo egemone del comune di Aprilia all'interno della Provincia di Latina, sia per il maggior numero di industrie in funzione della sua area, sia per la maggiore stabilità di quelle preesistenti. Negli anni '90, con la ristrutturazione del mercato del lavoro e la progressiva chiusura di molti delle attività industriali, si è avvertito il passaggio da un'economia di tipo industriale, ad una di tipo post-industriale che sta portando ad un crescente sviluppo del settore terziario.

Fonte : Sito Web ufficiale del Comune di Aprilia, note di Gildo Felci.

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Ultimo Aggiornamento: 14 ottobre 2021
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